SB ITALIA PRESENTA SRM – SUSTAINABILITY RELATIONSHIP MANAGEMENT – LA SOLUZIONE PER IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ ESG E ACCEDERE AI FONDI DELLA COMUNITÀ EUROPEA

SB ITALIA PRESENTA SRM – SUSTAINABILITY RELATIONSHIP MANAGEMENT – LA SOLUZIONE PER IMPLEMENTARE LE ATTIVITÀ ESG E ACCEDERE AI FONDI DELLA COMUNITÀ EUROPEA

La sostenibilità rappresenta oggi per le aziende un’importante sfida imprenditoriale e organizzativa: mentre fino a pochi anni fa un approccio sostenibile era considerato una scelta solamente etica e completamente scollegata dal modello di business e dalle aspettative del mercato, oggi le cose sono decisamente cambiate e le imprese stanno acquisendo maggiore consapevolezza di come esista un forte legame tra le green practices e la crescita dell’azienda. Perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile sta diventando sempre più fondamentale ed è il modello di business aziendale che si evolve e tende a diventare sostenibile.

SB Italia presenta la nuova soluzione SRM – Sustainability Relationship Management pensata e creata per fornire supporto all’implementazione della sostenibilità in azienda.

La soluzione SRM sviluppata da SB Italia è una piattaforma di workflow management che aiuta le aziende a realizzare il piano di sostenibilità, monitora e “batte i tempi” a tutti gli attori aziendali coinvolti nel processo, sulla base di responsabilità, ruoli e tempistiche stabilite in fase di definizione del piano. Crea alert al Sustainability Manager dell’azienda, gestendo attivamente il flusso di informazioni necessario per portare avanti il piano e intervenendo, se necessario, con dei correttivi. Il tutto anche grazie all’integrazione con i sistemi informativi aziendali esistenti.

La soluzione supporta la definizione del piano strategico di sostenibilità o di un percorso di carbon neutrality, in parallelo al piano industriale, e successivamente permette di intraprendere le azioni individuate per allinearsi ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, stabiliti dall’ONU come obiettivi per il 2030.

In questo modo, le aziende si adeguano alla nuova Direttiva Europea dell’aprile 2021 «Corporate Sustainability Reporting Directive», (CSRD) che coinvolge tutte le grandi imprese europee con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo superiore ai 43 milioni, indipendentemente dal fatto di essere quotate in borsa.

Il nuovo prodotto accompagna enti e imprese nel proprio percorso di sostenibilità, supportandole sin dalla prima fase di definizione degli obiettivi e degli strumenti più adatti per raggiungerli. L’approccio “virtuoso” alla sostenibilità aziendale prevede un primo momento di Pianificazione, in cui si definisce il piano strategico di sostenibilità, con il relativo piano operativo. Una volta definito e approvato, si procede con la sua Esecuzione, ovvero con l’implementazionedelle iniziative stabilite e con il coinvolgimento delle singole funzioni aziendali. Queste azioni devono essere tenute sotto controllo per attuare un Monitoraggio periodico. Infine, devono essere oggetto di Rendicontazione e Comunicazione all’esterno, per divulgare e valorizzare tutte le pratiche di sostenibilità intraprese. Offre inoltre la possibilità di integrazione dei parametri delle principali agenzie di rating e certificazione in ambito sostenibilità.

La prima fase di Pianificazione passa da un’importante fase di analisi e coinvolgimento di clienti, fornitori, dipendenti, delle comunità locali e delle loro attività in chiave sostenibilità. Ad esempio, i fornitori possono essere valutati secondo criteri sociali e ambientali, i clienti e le comunità locali possono essere coinvolti in progetti condivisi sui temi della sostenibilità mentre ai dipendenti possono essere dedicati progetti di formazione. Tutte le attività pianificate devono essere poi eseguite, seguendo un piano definito nei dettagli. Un esempio per tutti: dal lato fornitori, può essere costruito ed erogato un questionario per raccogliere informazioni e per elaborare successivamente una mappatura delle aziende fornitrici secondo criteri ambientali. Gli stessi criteri possono essere utilizzati per selezionare i nuovi fornitori.

Il successivo puntuale monitoraggio dell’esecuzione del piano è un momento cruciale e permette, tra le altre cose, di misurare il valore della sostenibilità. L’intento è quello di spostare il baricentro della valutazione dai costi sostenuti per la sostenibilità al valore che essa genera.

Anche nell’ultima ma non meno importante fase del processo che è la rendicontazione e la comunicazione, l’SRM offre un importante supporto per esempio nella costruzione del bilancio di sostenibilità – il documento che rende conto degli impatti non finanziari dell’azienda verso tutti i soggetti con cui viene a contatto, con lo scopo di divulgare e valorizzare le pratiche di sostenibilità adottate.

SRM di SB Italia è stato progettato con il supporto metodologico di ALTIS , Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che da più di 17 anni accompagna le imprese in percorsi di sviluppo sostenibile.

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